Comunicati

Cosa fare dopo il referendum

L’impegno a cui siamo chiamat3 tutt3 in queste ore è essenziale. L’invito che rivolgiamo a tutt3 l3 compagn3 è di dare fiato e propaganda alla battaglia referendaria in ogni città. L’esito di questa lotta non è scontata ma è necessario, al di là di tutto, non buttare l’acquisizione di questo potenziale voto conflittuale nella pattumiera. Dobbiamo preservare l’opposizione di classe a possibili rivendicazioni concertative. La CGIL e la sinistra istituzionale devono deporre la logica amministrativa ed impugnare il consenso acquisito (qualunque esso sia) dalle urne referendarie in una lotta ad oltranza per far cadere questo governo post-fascista. La scelta non è aprire il varco concertativo con la Meloni, ma offrire una risposta operaia alla crisi di questo sistema irriformabile guidato dalla reazione.

W la democrazia operaia!

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