La violenza sulle donne di cui oggi si registra un aumento costante, è attuata in primo luogo da una società basata sulla violenza. Una società ancora oggi divisa in classi, che attua uno sfruttamento continuo della forza lavoro con sempre meno tutele e salari con meno potere di acquisto. Questo sfruttamento si aggrava ulteriormente nel momento in cui ci si riferisce alle donne, sia a livello di trattamento lavorativo che salariale. Tale atteggiamento di violenza si ripercuote a livello individuale, per cui tanti uomini pensano che i rapporti si debbano basare soprattutto sull’uso della forza fisica e purtroppo troppe donne subiscono/accettano questa visione del mondo. Per questo motivo, è non solo necessario ma indispensabile che le donne elaborino collettivamente un modello di società diverso da quello esistente rispettoso dei singoli e delle singole, recuperando una solidarietà tra donne che nel tempo era andata perduta. Pertanto, l’auspicio migliore che può essere fatto è che da un lato le donne si riapproprino della consapevolezza del valore del loro essere e nello stesso tempo che gli uomini comprendano che l’uso della violenza non è altro che una manifestazione di debolezza e fragilità. Questo implica che i rapporti siano modificati in modo tale che affetto/amore non sia sinonimo di gelosia/possesso.
Sulla questione di genere

