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Per un’assemblea nazionale di delegati del popolo della sinistra a sostegno della Palestina

Siamo dentro un dramma di portata storica mondiale: il genocidio del popolo Palestinese.

La sinistra, assolutamente avvitata su stessa e sulle proprie logiche di posizionamento, manca di un aspetto essenziale: la cultura della partecipazione, della democrazia, della logica del conflitto slegata dalla necessità di apporre il proprio “cappello egemonico”.

Il governo Meloni, cioè la somma di salsa neofascista mista a sciacallaggio politico, è mossa unicamente da pulsioni reazionarie, opportuniste e razziste.

La sinistra sindacale, sociale, politica e di movimento è di fronte ad un bivio: continuare con la propria autoconservazione in spazi sempre più compressi oppure gettare, partendo dalla CGIL, il cuore oltre l’ostacolo e promuovere una grande assemblea consiliare a sostegno della Palestina.


Si dovrebbe proporre, dunque, un coordinamento delle lotte a sostegno della Palestina, una sorta d’assemblea nazionale dei delegati delle realtà antagoniste di sinistra. Dovrebbe essere una scelta politica rivolta alla necessità di superare una dinamica di conflitto, cortei e manifestazioni che, seppure imponenti, rimangono sempre isolati.

La proposta di un’assemblea nazionale di delegati, individuati ed eletti in ogni città, posto di lavoro, scuole ecc. ha il fine di creare democraticamente una piattaforma comune di lotta, un calendario unitario a sostegno della Palestina. Potrebbe essere una svolta non solo per la causa Palestinese ma anche per un rilancio del popolo della sinistra. La strada appare come sempre lastricata di problemi, a meno che le organizzazioni non saranno in grado di cedere un minimo della propria sovranità.

Ufficio Politico
Movimento per la Lega Marxista Rivoluzionaria

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