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Le proteste in Indonesia incendiano il paese

L’aumento del costo della vita e i bassi salari stanno colpendo seriamente l’Indonesia.

La popolazione vede nella polizia e nel governo i responsabili di questa drammatica situazione sociale. In Indonesia, lo scoppio della protesta di massa è stato causato dai privilegi concessi ai politici – e votati dal parlamento stesso – in grazia dei quali avrebbero ricevuto uno stipendio equivalente a 14.000 dollari. Così si è scatenata l’indignazione.

L’enorme disuguaglianza sociale – la stragrande maggioranza della popolazione riceve salari da fame – ha spinto la folla a dare fuoco a due edifici parlamentari. Le proteste hanno causato morti, feriti, edifici incendiati e saccheggi in diverse città del Paese. Tutto è iniziato lunedì 25 agosto nella capitale (Giacarta), ma le proteste si sono estese presto ad altre regioni della nazione insulare, che conta circa 285 milioni di abitanti ed è la più grande popolazione musulmana al mondo.

Va sottolienato che dal 25 agosto ad oggi sono più di 1.200 le persone arrestate a Jakarta dopo le prime mobilitazioni, come riferito dall’ispettore generale della polizia della capitale, Asep Edi Suheri. Il governo Prabowo Subianto, in carica da meno di un anno, ha cercato di riportare la calma ma è responsabile delle proprie azioni. 

Via il governo!

W la democrazia socialista!

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